“Vai avanti e impara tutto ciò che puoi. Sei una ricchezza e il mondo ti aspetta”. Sono le parole pronunciate in un discorso nel novembre 2016 da Naomi Parker Fraley, la vera ‘Rosie the Riveter’ (Rosie la rivettatrice, ndr), diventata uno dei simboli del femminismo per aver inspirato il celebre manifesto in cui, in tuta da metalmeccanica, con una bandana rossa a pois in testa, si rimboccava la manica e diceva ‘We can do it’, noi (donne) possiamo farlo. Naomi Parker è deceduta nei giorni scorsi in una casa di riposo negli Usa a 96 anni, felice di aver riscattato, nel 2015, quell’icona femminista diffusasi in tutto il mondo, erroneamente attribuita in passato ad un’altra operaia. Quando gli Usa entrarono nella Seconda guerra mondiale, in seguito all’attacco a Pearl Harbor del 1941, lei fu una delle prime tre donne a lavorare alla Alameda Naval Station, in California, nel reparto di assemblaggio, per sostituire gli uomini andati al fronte e partecipare allo sforzo bellico. Un fotoreporter immortalò Naomi Parker in fabbrica e quell’immagine ispirò poi la realizzazione del manifesto, divenuto, nei decenni successivi, non più una chiamata patriottica ma un simbolo della parità di genere: le donne possono svolgere qualsiasi mansione ritenuta esclusivo appannaggio maschile, in qualsiasi campo.
Fu un ricercatore universitario a stabilire in seguito chi fosse la donna del manifesto che gli americani avevano battezzato come ‘Rosie la rivettatrice’ e a cui avevano dedicato, tra le altre cose, persino un memoriale a Richmond, in California. Come altre milioni di donne, finita la guerra Naomi Parker rientrò nel ruolo sociale dell’epoca: tre matrimoni, figli, nipoti, un’attività artistica come cantante con le sorelle e un lavoro come cameriera. Ma il suo esempio, quel ‘rimboccarsi le maniche’ nonostante il padre avesse sostenuto all’epoca (come lei stessa racconta nella video intervista del novembre 2016 alla Mountain Valley Living qui tratta da youtube) che le sue figlie non avrebbero potuto far niente in quanto donne per aiutare l’America in difficoltà, è stato come una miccia: negli anni è deflagrato e i suoi benefici effetti si stanno ancora facendo sentire. (23 01 2018)
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