In tempo di posta elettronica Elena Cornaro Piscopia, Maria Gaetana Agnesi, Ada Negri ed Eva Mameli ricordate in un francobollo. Riconoscimento tardivo ma fortemente simbolico
In tempo di email e chat virtuali e di lettere che non hanno più nemmeno il timbro, l’emissione di francobolli raffiguranti quattro italiane eccellenti può apparire un mero trastullo per appassionati di filatelia. Un po’ come chiedere più strade intestate a donne (oltre il 90% sono maschili e quelle intitolate a donne appartengono per lo più alla sfera religiosa, come ha censito l’associazione Toponomastica femminile) non può che condurre oggi in qualche periferia o giardino pubblico. Non a caso negli Stati Uniti il movimento Womenon20s, per ridurre il gap che vede commemorati quasi esclusivamente uomini, chiede che un’effige femminile di rilevanza storica sia stampata sulla banconota da 20 dollari, il ‘taglio’ più diffuso.
Rendersi conto che anche le donne hanno lasciato un segno nella storia, in tanti campi, ed è necessario un loro riconoscimento, seppur tardivo, su un francobollo o su uno stradario, su una moneta o in un testo scolastico, è fortemente simbolico e di stimolo per le donne di oggi e di domani.
In attesa di azioni più incisive ben venga, dunque, l’encomio statale attraverso l’emissione l’8 marzo 2018 da parte del Ministero dello Sviluppo di 4 francobolli ordinari, del valore di 0,95 euro, appartenenti alla serie Le Eccellenze italiane del Sapere e dedicati ad Ada Negri, Maria Gaetana Agnesi, Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, Eva Mameli Calvino.
Negri, poetessa e scrittrice, nel bollo dedicatole, appare in un ritratto a matita con un libro aperto in primo piano; sullo sfondo i titoli di alcune sue opere. Nata a Lodi il 3 febbraio 1870 (mori a Milano l’11 gennaio del 1945) da genitori della classe operaia, grazie al successo delle sue opere, che affrontano temi intimisti e sociali, fu la prima Accademica d’Italia. Dopo il primo libro di poesie di successo, Fatalità, del 1892, viene nominata professoressa presso la scuola normale Gaetana Agnesi di Milano.
Agnesi, considerata una delle più grandi matematiche di tutti i tempi, è rappresentata sulla carta-valore nella versione colorata a mano di un’incisione della seconda metà del Settecento di autore anonimo. Nata il 16 maggio 1718 a Milano, sin da bambina studia con profitto, dimostrando predilezione per le scienze matematiche. Nota in tutta Europa, citata anche in una commedia del Goldoni del 1827, scrive da sola un manuale di algebra, geometria cartesiana e calcolo infinitesimale: è il primo testo di matematica pubblicato da una donna. Nel 1748 viene aggregata all’Accademia delle scienze di Bologna e pubblica i due volumi delle “Istituzioni analitiche per uso della gioventù italiana”, dove illustra tra l’altro la curva geometrica da lei battezzata ‘Versiera’, riprodotta sul francobollo. Muore il 9 gennaio 1799; dal 1991 uno dei crateri del pianeta Venere porta il suo nome.
Elena Lucrezia Cornaro Piscopia è rappresentata, sul piccolo rettangolo in filigrana, dal ritratto che le fece Sebastiano Bombelli esposto nel Museo Palazzo D’Arco di Mantova; in aggiunta, una corona di alloro simboleggia che è stata la prima donna al mondo a conseguire una laurea. L’illustre e nobile erudita nasce il 5 giugno 1646 a Venezia, dove studia le lingue greca, latina, ebraica, spagnola, francese, ed un poco l’arabica, matematica, astronomia, musica, teologia e si è laureata in Filosofia a Padova nel 1678, a 32 anni. La laurea in teologia le viene negata in quanto donna. Di salute cagionevole, si spegne a soli 38 anni il 26 luglio 1684.
La botanica e naturalista Eva Mameli è ritratta affiancata alla pianta in fiore ‘Fumaria’, argomento del suo primo studio pubblicato nel 1906. Nata il 12 febbraio 1886 a Sassari, si è laureata in Scienze naturali a Pavia, ha lavorato come ricercatrice ed è stata la prima donna a conseguire, nel 1915, la libera docenza in Botanica. Sposatasi con Mario Calvino, dà alla luce a Cuba il figlio Italo, poi scrittore. Al rientro porta per la prima volta in Italia palme, pompelmi e kiwi. Vince la cattedra di Botanica a Cagliari. Muore a 92 anni a Sanremo il 31 marzo 1978: la sua bibliografia è ricca di circa 200 pubblicazioni
Nel presentare i singoli francobolli ed il pieghevole con i 4 francobolli e le 4 cartoline affrancate ed annullate (12 euro; richiedibili negli uffici postali o tramite il sito poste.it), Maria Bianca Farina, presidente di Poste Italiane, ha ricordato che l’azienda, sin dalla sua nascita nel 1862, è stata tra le più femminili: “Inizialmente assunte dalle Regie Poste come telegrafiste e telefoniste, oggi le donne rappresentano il 53% dei dipendenti. Le direttrici di uffici postali sono ben 7.000 su un circa 12.800. La prima emissione in Italia dedicata all’8 marzo risale al 2011 per celebrare il centenario della prima festa europea della donna con un francobollo raffigurante tre volti allineati di donna caucasica, asiatica e africana. Ma voglio anche ricordare che il primo francobollo in assoluto, emesso dalle poste inglesi nel 1840 (Penny Black), raffigurava una donna, la Regina Vittoria”.
Altre donne nella filatelia: Mia Martini: almeno tu… in un francobollo
Qui un approfondimento di Daniela Dominici su donne in francobolli, monete, statue
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