Con 44 nuove voci, rigorosamente enciclopediche, dedicate a scrittrici e pubblicate in un solo fine settimana, del 15 e 16 ottobre, in occasione del #diadelasescritoras, editathon (vera e propria maratona editoriale) promosso in Spagna ma che ha poi generato eventi, sia in spazi fisici (in diverse biblioteche e università italiane) che virtuali, in Italia il #gendergap ossia il baratro tra l’85,5% di voci maschili
rispetto a quelle femminili che limita oggi la popolare (in quanto celebre ma anche in quanto scritta dagli utenti, seppur con criteri rigorosi) enciclopedia online, ha cominciato ad essere colmato.
Merito del #WikiProject #WiR, acronimo di #WomeninRed , che vuole trasformare le voci, ancora da editare e che dunque appaiono in rosso, nel colore blu tipico del link che porta all’approfondimento. Il progetto mondiale è stato poi declinato, in Italia, in #Wikidonne e, in altri paesi, a seconda della nazionalità delle partecipanti, è denominato #Wikimujers e #Wikiwomen.
Ad accorgersi dell’importanza del lavoro svolto da molte volontarie è stato #UnWomen, sezione delle Nazioni Unite che si occupa di parità di genere, che ha candidato il progetto #WiR a concorrere al premio #GemTech (Gender Equality Mainstreaming), rivolto a organizzazioni o singole persone impegnate nel promuovere la parità attraverso l’integrazione con le nuove tecnologie. Il progetto di Wikipedia è candidato nella prima delle tre sezioni, quella dedicata all’applicazione della tecnologia per l’inclusione ‘digitale’ delle donne, ma comunque, su 14 candidati totali, è l’unico ad avere una estensione ‘globale’, in quanto, tramite il world wide web, rivolto al mondo intero.
Un po’ come essere candidate all’Oscar, sia per le nuove leve, tra cui figurano oggi molte volontarie dell’associazione nazionale Toponomastica Femminile, che è entrata a pieno titolo nel progetto Wikidonna, sia per le wikipediane più esperte che oltre a implementare le voci, hanno fatto da tutor alle altre: l’importante non è vincere ma partecipare, contribuendo a riportare alla luce le impronte che anche le donne hanno lasciato, forse non ancora sulla luna, ma senz’altro nella storia del mondo. L’annuncio dei progetti vincitori del GemTech Awards avrà luogo a Bangkok, in Thailandia, il 15 novembre. Intanto è in dirittura d’arrivo, il 31 ottobre, un nuovo editathon di Wikidonne, dedicato ad archeologhe e architette. Seguirà entro fine novembre quello di approfondimento su donne che si sono distinte nei settori cibo e bevande e entro fine anno quello rivolto a scienziate e filosofe. L’invito rivolto alle donne è a partecipare, creando, approfondendo, traducendo o segnalando nuove voci.
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